L’I Ching [o I King (in giapponese) , la trascrizione moderna di 易經 , secondo lo standard pinyin, è “yijing”] è probabilmente il libro più antico del mondo e viene usato come guida e come oracolo da migliaia di anni.
I Ching significa : Libro dei mutamenti [ I = mutamento Ching = libro (Classico) ] ed il nome spiega bene tutta la filosofia che si nasconde dietro questo capolavoro assoluto dell’umanità.
Il tempo è un cerchio [o meglio ancora un’ellisse] che segue un percorso preciso, secondo l’I Ching questo ciclo è formato da 4096 archetipi che rappresentano le 4096 possibili risposte dell’Oracolo ai problemi della vita e alle questioni naturali.
L’I Ching, anche se conosciuto per lo più come oracolo, é soprattutto un libro di filosofia che riflette sugli stadi del tempo e sul loro inevitabile mutamento. Alcune scuole di pensiero, tuttavia affermano che usare il libro solo come oracolo, ‘sminuisce’ il valore del libro. Chu Chou, sapiente del XIX secolo, dice a riguardo:
Se ci affidano le cose solo alla divinazione, senza la quotidiana contemplazione dell’I Ching, e si fa solo quello che è supposto di buon auspicio evitando ciò che si suppone sia negativo, come potrebbe la gente “rafforzarsi continuamente”, come potrebbe “sostenere gli esseri con ricchezza di carattere”? Gli studiosi, allora, non sarebbero di nessuna utilità nel distinguere ciò che è deplorevole e vergognoso, non avrebbero bisogno di esercitare la coscienza per divenire impeccabili: gli insegnamenti e le esortazioni dei 64 esagrammi sarebbero tutte vuote parole”
Le origini del libro sono in parte storiche, in parte leggenda. Quello che sappiamo di sicuro, è che il primo passo per la creazione del libro sono stati gli 8 trigrammi, che erano il libro stesso, solo in seguito si sarebbe arrivati ai 64 esagrammi, ad opera dell’Imperatore leggendario Fu Hsi, anche se siamo nella leggenda. All’epoca il libro era semplicemente una pagina che raffigurava i 64 esagrammi, niente di più, comunque un passo avanti rispetto alle versioni composte dagli 8 trigrammi [Ba Gua].
L’aggiunta dei commenti è attribuita al Duca di Wen e a suo figlio, durante la dinastia Zhou.
In seguito verranno aggiunti i commenti da Confucio ( le ’10 Ali’) ed in seguito molti altri maestri hanno contribuito ad ampliare e migliorare i commenti.
Io stesso in questo sito, ho commentato le linee, le mie riflessioni si vanno ad integrare alla versione canonica, contribuendo ad ampliare i punti di vista sulle linee e gli esagrammi.
In Europa la diffusione dell’I Ching inizia all’inizio del XX secolo grazie a Carl Justave Jung che scrive la prefazione della prima traduzione integrale dell’opera in tedesco [poi in inglese] e da quel momento la diffusione non si sarebbe mai arrestata, questo sito é un altro piccolo contribuito o meglio un ringraziamento al libro stesso che mi tiene compagnia da molto tempo ormai.
In occidente appare, soprattutto con l’onda new age, la figura dell’I Ching reader, cioè colui che interpreta il mutamento contenuto negli esagrammi.
La base dell’I Ching sono la linea intera e la linea spezzata. Che rappresentano le due polarità, va sottolineato che il pensiero yin/yang è successivo al libro di migliaia di anni, e nel libro la parola yin è presente solo nell’esagramma 61, ma con significato differente. Alcuni come me vedono nelle linee il codice binario, cioè 0 e 1.
Va detto che è provato storicamente, che già nel 3 millennio A.C. in Egitto, veniva usata la matematica binaria per i calcoli commerciali, questo è uno dei motivi principali che mi fa credere che la matematica binaria fosse conosciuta dagli autori. Anche il pensiero yin/yang è successivo, come scritto prima, tuttavia sembra improbabile che gli autori non conoscessero il concetto di dualismo.
Il libro nei secoli ha avuto alterne fortune, oggi in Cina pochissime persone conoscono questo classico, un po’ migliore la situazione in Giappone, anche in Corea del Sud, che ha nella bandiera nazionale 4 trigrammi e quindi un omaggio all’I Ching, il libro non è così diffuso; tuttavia il libro è sopravvissuto, anche se non si può definire di massa.
La struttura del libro, lo rende un libro vivo, c’è chi lo ha paragonato ad un computer quantistico che permette di conoscere le potenzialità del momento, di fatto è un libro che non ha un inizio ed una fine, questa è sicuramente la qualità che lo rende un libro unico.
Su quale fondamento scientifico si basa la divinazione attraverso l’oracolo? Questa è una domanda molto difficile a cui rispondere, tuttavia ci tengo a citare un esperimento condotto in Giappone nel 1958 e riportato da Lyall Watson [ Life Tide ].
Furono usate per gli esperimenti dei Macaca Fuscata, una specie giapponese di primate, che viveva isolata sull’isola di Koshima. L’esperimento consisteva nel fornire alle scimmie delle patate dolci, cioè uno stimolo ‘evolutivo’, che però erano sporcate dalla sabbia e secondo le abitudini delle scimmie, non era cibo commestibile. Per un po’ di tempo nessuno seppe cosa fare di quelle patate, sino a che una femmina di 18 mesi, lavò le patate e poi le mangiò. In seguito insegnò questa tecnica alla madre, ed ai suoi amici che lo insegnarono alle rispettive madri, sino a qui nulla di incredibile, se non la capacità di pensiero simbolico dell’animale. La cosa incredibile è che quando quasi tutte le scimmie sull’isola iniziarono a mangiare le patate dolci, focolai di apprendimento apparirono all’improvviso in altre isole e persino sulla terra ferma. Era come se l’idea, una volta condivisa da un numero sufficiente di scimmie, avesse preso forma e si fosse impossessata di tutta la specie in maniera apparentemente casuale, ma che ricorda la descrizione di coscienza collettiva.
Questo esempio, permette di immaginare un mondo invisibile, che influisce enormemente su quello visibile, e l’interazione tra visibile e invisibile, è molto concreta. Su questo principio si basa la validità della divinazione, cioè il responso, apparentemente casuale, verrebbe influenzato dal mondo invisibile, che decreta in anticipo lo sviluppo del mondo visibile, poiché le forze che lo modificheranno sono già attive, ma non ancora manifeste.
In occidente, ma anche in oriente a questo punto le strade si dividono, poiché, entra in gioco il concetto di realtà. Io personalmente appartengo alla scuola che crede che la realtà che conosciamo sia un divenire in essere, per semplificare in essere e di conseguenza credo che il destino sia immutabile, e che quindi non esista il libero arbitrio. La scuola dominante invece sostiene una realtà in divenire, cioè non predeterminata, dove il singolo individuo può scegliere tra bene e male attraverso il libero arbitrio.
Da questo punto in poi l’interpretazione e le riflessioni sul Libro andranno a cozzare con la maggior parte dei ricercatori e pseudo ricercatori che ruotano attorno al mondo dell’I Ching.
A mio modesto avviso, se si crede in un oracolo, si deve per forza di cose credere al destino, altrimenti anche se la predizione fosse corretta, non sarebbe altro che un mero evento casuale. La teoria della sincronicità di Jung, da non confondere con il sincronismo degli eventi, si basa su un concetto molto semplice :
Penso ad un amico, dopo pochi minuti quell’amico mi chiama, magari dopo che non ci eravamo sentiti per anni.
Questa è la sincronicità, cioè l’idea che ci sia un legame tra due eventi, che apparentemente sembrano sconnessi.
Come ho scritto prima, credo in una realtà che è un divenire in essere, per spiegarla in maniera semplice potrei dirvi, che i momenti fondamentali del destino sono in essere e quindi predeterminato, tuttavia tra un punto e l’altro c’è la possibilità di scegliere la propria strada, cioè in divenire, tuttavia il punto di partenza e di arrivo ed i risultati finali, non possono essere cambiati.
Un samurai descriverebbe questo concetto spiegando che la morte è inevitabile, quindi inutile preoccuparsene, ma possiamo scegliere se andargli incontro con onore o con stoltezza.
Non voglio negare, che le conoscenze filosofiche contenute nei commenti, possano essere utili ed accessibili anche per coloro che credono in una realtà in divenire, tuttavia l’immutabilità del destino non potrà essere compresa a pieno in un contesto, che in alcuni casi comprende anche l’idea di peccato e/o di giudizio celeste.
Ci tengo ad aggiungere, che il materiale riguardante il Libro dei Mutamento, soprattutto quello orientale, non è di facile accesso in lingua inglese, tantomeno in lingua italiana, quindi le mie ricerche e studi, sono permeati da un certo livello di sincretismo con culture parallele a quelle cinesi ed orientali in genere, soprattutto la cultura Egiziana, per quel che riguarda la concezione del tempo e le riflessioni sull’uso della matematica binaria.
Ma torniamo al Libro, che quindi non è altro che una serie di linee intere e spezzate, che danno vita ai 64 esagrammi. essendo il libro nato così, possiamo intuire, che le linee sono sufficiente ad accedere agli archetipi descritti. Come abbiamo già detto, il testo è successivo, quindi conoscendo il significato delle linee, possiamo interpretare il libro senza bisogno dei commenti o altri artifici.
Ci tengo a sottolineare, che non esiste un responso fortunato, poiché tutto è necessario per raggiungere la perfezione. A 14 anni scrissi a riguardo :
Io Polvere
Tu sole
Mi illumini
Mi bruci
Ho sempre diffidato dalle brave persone, da quelle che si spaventano o voltano lo sguardo se succede qualcosa di violento o barbaro. La perfezione non è di questo mondo. La dualità è il modo in cui la realtà si manifesta, non può esistere il giorno senza la notte, non può esistere il bene senza il male, non può esistere il visible senza l’invisibile.
Come dicevo in precedenza, per conoscere il libro si devono conoscere i significati delle linee, per questo partiamo dall’analizzare gli 8 trigrammi che formano i 64 esagrammi.
☰
CHIEN
Il Creativo, Il cielo, Il principio maschile, Il Padre, Metallo
☶
CHIEN
Il Monte, L’Arresto, L’Immobilità, Il Figlio maggiore, Terra
☷
KUN
Il Ricettivo, La Terra, Il principio femminile, La Madre, Terra
☳
CHEN
Il Tuono, Il fulmine, L’Inizio, il Figlio maggiore, Legno
☲
LI
Il Fuoco, L’Aderente, La Guerra, La Figlia minore, Fuoco
☴
SUN
Il Vento, Lo Stimolare, La Disperazione, La Figlia maggiore, Legno
☵
KAN
L’Abisso, Il Pozzo, La Putrefazione, Il Figlio di mezzo, Acqua
☱
TUI
Il Lago, La Letizia, Il Declino, La Figlia minore, Metallo
Una volta compresa la natura dei trigrammi, si può analizzare l’esagramma attraverso gli elementi che ogni trigramma rappresenta.
Il ciclo di generazione
1] l’acqua nutre l’albero ( legno)
2] il legno alimenta il fuoco
3] la cenere del fuoco concima la terra
4] dalla terra si estraggono i metalli
5] l’acqua sgorga dalla roccia (metallo)
Il ciclo di controllo
1] l’acqua spegne il fuoco
2] il fuoco scioglie il metallo
3] l’ascia di metallo taglia il legno
4] le radici dell’albero contengono la terra
5] la terra argina l’acqua
Approfondimenti a riguardo, arrivano soprattutto dai testi di medicina tradizionale cinese, dove le forze vengono studiate ed usate con attenzione, per curare l’individuo.
Una volta che abbiamo capito la successione degli elementi e la loro interazione, possiamo iniziare ad analizzare le linee dell’esagramma.
La prima cosa da sottolineare, è che ogni linea corrisponde ad un immagine, detta anche posizione.
Ricordo che le linee degli esagrammi si contano dal basso verso l’alto.
La prima posizione, è la terra, cioè quello che ancora non è visibile.
La seconda posizione, indica Il Generale o il Governate subordinato al sovrano.
La terza posizione, indica il Servo.
La quarta posizione, indica il Funzionario.
La quinta posizione, indica il Sovrano.
La sesta posizione, è il cielo, cioè quello che non è raggiungibile.
La posizione delle linee è una delle basi fondamentali per comprendere il libro, poiché ci permette di sapere molte cose, generalizzando, sappiamo che una linea mobile al terzo posto di solito non ha sentenze molto positive, quindi ci possiamo aspettare uno sviluppo che ci costringerà a fare cose che magari non vorremmo fare. Allo stesso tempo, sappiamo che se la quinta posizione è ‘forte’, abbiamo bisogno di una seconda posizione ‘debole’, perché un sovrano rigido, ha bisogno di un generale flessibile, o viceversa, l’esagramma 7, L’esercito, è un esempio classico, il governate è rigido e nel centro, per questo corrisponde al sovrano flessibile, e tutte le altre linee flessibili si sottomettono.
Inoltre un altra analisi fondamentale per poter capire meglio le linee, è la corrispondenza tra linee, c’è corrispondenza quando la linea occupa la stessa posizione nei trigrammi, quindi la prima linea corrisponde alla quarta, la seconda alla quinta, e la terza alla sesta.
Io ho un trucco mentale per ricordarmi le corrispondenze in maniera facile ed intuitiva, visualizzo l’esagramma 63, poiché in questo esagramma, le linee sono nella posizione perfetta,la linee intere sostengono le linee spezzate, e le line si corrispondono tutte, inoltre ogni posizione ha la giusta forza.
Conoscere il libro attraverso l’uso delle sole linee è molto importante, infatti, va detto che l’I Ching ha subito molte modifiche nel tempo, quindi ci sono diverse versioni dell’I Ching, se a questo aggiungiamo anche la variabile traduzioni, allora possiamo essere certi, che le inesattezze possono essere nascoste ovunque, ma non nelle linee.
Un altro esempio, è l’ordinamento degli esagrammi, ci sono Libri dei Mutamenti che hanno un ordine, che non segue l’ordine ‘canonico’ che noi conosciamo, quindi l’unica certezza che ci resta, sono le linee in se stesse.
L’ultima cosa che mi resta da aggiungere, è che ogni studioso crea un rapporto personale con il libro. Non solo quello che può essere una certezza per noi, non lo è per un altro studioso, ma anche l’idea stessa dell’archetipo trattato può essere completamente diversa, tuttavia sono convinto che la matrice è comune. Per questo il mio grande obbiettivo è creare un’IA basata sull’I Ching, non mi voglio perdere in questioni tecniche, ma sono convinto che questo approccio possa dare dei risultati sorprendenti.